Ipofit

Ipofit                                                           Integratore di benessere a base di attività motoria

Evidenze scientifiche e studi sull’ attività fisica e    IPERTENSIONE                      Vedi retro declino di responsabilità           

Ricavate dalla guida Exercise is Medicine curato da Technogym – University of South Carolina

Ricerca: (Cornelissen et al,2005.) studi coorte, (Lewington et al.,2002), (Pedersen & Saltin,2006),(Murphy et al.,2007)

Studi su 4000 persone, di età compresa tra 21-83 anni, che per 16 settimane  hanno fatto 40 minuti di attività aerobica 3 volte a settimana al 65%  Frequenza Cardiaca,  hanno ottenuto una riduzione della pressione sistolica da 2 a 5 mmHg (meno 2%-4%) e una riduzione della pressione diastolica  da 2 a 3 mmHg (meno 2%-3%). La Riduzione è stata significativa negli ipertesi. Studi su 341 persone di età compresa tra 20 – 72 anni che per 16 settimane hanno fatto attività anaerobica 2-3 volte a settimana, al 61% di una ripetizione massimale,  con 10 esercizi (2 serie per 8-25 ripetizioni ) hanno ottenuto una riduzione della pressione Diastolica e Sistolica di 3,1 mmHg (meno 2% circa).

Sintesi

Riduzione media della pressione arteriosa indotta da regolare attività fisica in soggetti con ipertensione lieve o moderata     fino a 8-10 mmHg. Riducendo la pressione sistolica a riposo sotto il 2% è possibile ridurre la percentuale di decessi (cardiopatie e ictus) dal 6% al 10%

Avvertenze: Valutazione medica e negli ipertesi è consigliato Test da sforzo e ECG.

Posologia: attività fisica di tipo aerobico di media intensità per un minimo di 30– 40 minuti per 3-5 giorni a settimana e almeno due giorni di allenamenti di forza.

Composizione: Attività motoria suddivisi in attività aerobica, anaerobica ed esercizi di flessibilità.

Attività Aerobica: Per programmi ad alta intensità: sono sufficienti 20 – 30 minuti per 3 giorni a settimana, 150 minuti di cammino a 6,5 km/h oppure 75 minuti di jogging a 9,5-10 km/h (totale dei Km accumulati nell’ arco della giornata)

Attività Anaerobica: Tutti i soggetti adulti dovrebbero praticare attività aerobica finalizzata all’aumento della forza e della resistenza almeno 2-3 volte a settimana in giorni non consecutivi, se non sono allenamenti frazionati. Si consiglia un peso in grado di poter essere sollevato dalle 10 alle 15 ripetizioni,  per un totale di 10 esercizi da 2 serie e un minuto di pausa fra loro, oppure 2-3 Circuit  Training per 15-20 ripetizioni con carichi inferiori e recuperi ridotti.

 Esercizi di flessibilità: Devono maggiormente riferirsi ai gruppi muscolari allenati con attività aerobica con durata da 10 secondi a un minuto e possono essere fatti durante l’esercizio anaerobico, durante la fase di  recupero e alla fine con una durata di almeno 10 minuti ed eventuale aggiunta di tecniche di PNF.

Interazioni: Interagisce con una sana alimentazione povera di sodio e finalizzata al controllo del peso corporeo. Per ogni Kg perso si riduce sia la pressione sistolica che diastolica di 1 mmHg.

Effetti collaterali: Aumento del numero di capillari a livello muscolare e cardiaco allontanando il rischio di angina ed infarto, maggiore apporto di ossigeno, riduzione dello stress (endorfine), controllo su altre patologie come il diabete e l’obesità.

Contro indicazioni: può indurre dipendenza da uno stato di benessere Psico-Fisico legato ad una maggiore produzione di endorfine e aumentare la propria autostima.

Ricerca effettuata dal   Dott. Cocola Leonardo Laureato alla Facoltà di Medicina e Chirurgia in Scienze Motorie

Ridufit

Evidenze scientifiche e studi sull’ attività fisica e     OBESITA’                                     Vedi retro declino di responsabilità                    

Ricavate dalla guida Exercise is Medicine curato da Technogym – University of South Carolina

 

Ricerca: Physical Activity Guidelines Advisory Commettee Report (2008) , ACSM (Donnelly et al., 2009) (Jakicic et al., 1999; Scoeller et al., 1997,Edwbank et al., 1995) (Pedersen & Saltin, 2006),ACSM Positon Stand; Donnelly et al., 2009)

Studi sull’ attività fisica ad intensità moderata  (50%-60% della Frequenza Cardiaca) della durata da 150 – 250 minuti a settimana hanno dimostrato che previene l’aumento del peso corporeo e consente la perdita di peso. Con oltre i 250 minuti si è evidenziata una perdita di peso in maniera indiretta aumentando la massa magra a discapito di quella grassa.

Avvertenze: Valutazione medica, misurazione del BMI (Indice di Massa Corporea) peso, giro vita e composizione corporea prima e durante il periodo di dimagrimento. Per i soggetti che presentano ipertensione o patologie cardiovascolari ischemiche è necessario un test da sforzo e ECG.

Posologia: 3-5 giorni a settimana (aggiunti all’attività fisica giornaliera) di attività aerobica ed esercizi di forza.

Composizione: Attività motoria suddivisi in attività aerobica, anaerobica ed esercizi di flessibilità.

Attività  Aerobica: Eseguire 30 minuti fino a 1 ora di attività aerobica al 60%- 70% della Frequenza Cardiaca ( I soggetti particolarmente obesi devono usare cyclette e attrezzi con movimenti ellittici per evitare sovraccarichi sulle articolazioni).

Attività  Anaerobica: Eseguire 3 volte a settimana in giorni non consecutivi 8-15 esercizi con una serie da 12-15 ripetizioni senza sforzo massimale nell’ultima ripetizione e un minuto di recupero tra un esercizio e l’altro, oppure  un CIRCUIT TRAINING da 6-10 esercizi con intensità  ridotta del volume, del carico utilizzato e dei tempi di recupero .

Esercizi di Flessibilità: Devono maggiormente riferirsi ai gruppi muscolari allenati con attività Aerobica, con durata da 10 secondi a un minuto e possono essere fatti durante l’esercizio anaerobico, durante la fase di  recupero e alla fine con una durata di almeno 10 minuti ed eventuale aggiunta di tecniche di PNF per il recupero articolare maggiormente stressato dal sovrappeso.

Interazioni: Interagisce con un’ alimentazione finalizzata al controllo delle calorie, delle associazioni alimentari che tiene conto degli indici glicemici e del gruppo sanguigno.

Effetti collaterali: Sostituzione del guardaroba con conseguente eliminazione delle taglie conformate.

Contro indicazioni: aumento dell’ Autostima e può indurre dipendenza da uno stato di benessere Psico-Fisico legato ad una maggiore produzione di endorfine.

Ricerca effettuata dal   Dott. Cocola Leonardo Laureato alla Facoltà di Medicina e Chirurgia in Scienze Motorie

Cardiofit

Evidenze scientifiche e studi sull’ attività fisica e      PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI    

                                                                                                                                   Vedi retro declino di responsabilità       

Ricavate dalla guida Exercise is Medicine curato da Technogym – University of South Carolina

Ricerca: Physical Activity Guidelines Advisory  Commettee (PAGAC) 2008, (Oguma et al., 2004), (Kohl et al.,2001), (Williams et al., 2001), ( Adattato da Peters & Saltin,2006)

              Con l’attività fisica moderata si riducono le patologie cardiovascolari del 20%

              Con l’attività fisica intensa si riducono le patologie cardiovascolari del 30%

 

Avvertenze: Valutazione medica, test da sforzo e ECG.

Posologia:

5 giorni a settimana di attività aerobica con intensità moderata 50%-60%  della Frequenza Cardiaca per 30 minuti di cui 2 o 3 giorni non consecutivi devono prevedere anche allenamenti di tipo anaerobico.

Composizione:  Attività motoria suddivisi in attività aerobica, anaerobica ed esercizi di flessibilità.

Attività Aerobica:  Frequenza 2-3 giorni a settimana e gli esercizi devono essere associati all’attività quotidiana, della durata da 20 minuti  fino a 45-60 minuti di esercizio continuo. L’Interval training è più utile ai soggetti predisposti a patologie cardiovascolari periferiche e claudicatio intermittenti.

Attività  Anaerobica:  Eseguire 2-4 serie da 10-15 ripetizioni per un totale di 8-10 esercizi con intensità e carichi moderati con un minuto di recupero tra le serie. Oppure 2-3 circuit training da 15-20 ripetizioni con 30-40 secondi di recupero fra gli esercizi.

Esercizi di Flessibilità:

Devono maggiormente riferirsi ai gruppi muscolari allenati con attività Aerobica, con durata da 10 secondi a un minuto e possono essere fatti durante l’esercizio anaerobico, durante la fase di  recupero e alla fine con una durata di almeno 10 minuti ed eventuale aggiunta di tecniche di PNF

Interazioni: Interagisce con una sana alimentazione povera di sodio e finalizzata al controllo del peso corporeo. Per ogni Kg perso si riduce di 1 mmHg sia la pressione sistolica che diastolica.

Effetti collaterali: Miglioramento del sistema cardiovascolare.

Contro indicazioni: Produce uno stato di benessere Psico-Fisico legato a una sovra produzione di endorfine e può diventare uno stile di vita del quale non se ne può fare a meno.

Ricerca effettuata dal   Dott. Cocola Leonardo Laureato alla Facoltà di Medicina e Chirurgia in Scienze Motorie

dapibus leo.

Endorfit

Evidenze scientifiche e studi sull’ attività fisica e   DEPRESSIONE                           Vedi retro declino di responsabilità

Ricavate dalla guida Exercise is Medicine curato da Technogym – University of South Carolina

Ricerca: Physical Activity Guidelines Advisory Committee , Report 2008 e nella revisione di Pedersen e Saltin 2006, Lawlor & Hopker (2001)

 Studi sull’esercizio come terapia nella malattie croniche hanno dimostrato una riduzione del 45% di probabilità di manifestare i sintomi della depressione nei soggetti che praticano attività fisica. La riduzione dei sintomi è paragonabile alla terapia farmacologica e superiore alla fototerapia. Una ricerca di Dunn e colleghi (2005) ha messo in evidenza risultati migliori con l’esposizione al sole dopo un periodo di allenamento ottenendo un risultato dal 40 al 50% migliore rispetto al placebo. In soggetti con condizioni concomitanti (malattie cardiovascolari, artrite, dolore cronico, obesità, sopravvivenza al cancro, i risultati sono stati superiori rispetto ai gruppi di controllo nel 90% dei casi.

Avvertenze: Valutazione medica, test da sforzo e ECG.

Composizione:  Attività motoria suddivisi in attività aerobica, anaerobica ed esercizi di flessibilità.

Posologia:

Attività  Aerobica:

Almeno 3 giorni a settimana, da 30 a 60 minuti  in aggiunta all’attività giornaliera, al 53- 70% della Frequenza Cardiaca massima riferita all’età con percentuali inferiori nelle prime 4-6 settimane per arrivare ad un programma più sostenuto. Sono preferibili attività ad intensità moderate e continuative piuttosto che l’interval training.

Attività Anaerobica:

Tre volte a settimana in giorni non consecutivi facendo 2-3 serie da 10-15 ripetizioni e un minuto di recupero. Evidenze suggeriscono la combinazione tra l’allenamento per la forza massima e quella resistente, è preferibile iniziare con attrezzi isotonici per la facilità di esecuzione rispetto ai pesi liberi, sia per quanto riguarda il carico sia per quanto riguarda la coordinazione.

Esercizi di Flessibilità:

Gli esercizi per la flessibilità non sono stati studiati approfonditamente quanto quello aerobici e di forza tuttavia apportano benefici in generale sulla mobilità articolare al rilassamento ed al senso del benessere.

Interazioni: Interagisce con attività all’ aperto  a stretto contatto con la natura.

Effetti collaterali: Miglioramento del sistema endocrino e neuroendocrino con riduzione della tensione muscolare e aumento dell’efficienza dei neurotrasmettitori dovuto alla maggiore produzione nel plasma di endorfine, norendorfine e serotonina.

Contro indicazioni: miglioramento dei fattori psicosociali dovuti all’autostima, padronanza e autodeterminazione.

Ricerca effettuata dal   Dott. Cocola Leonardo Laureato alla Facoltà di Medicina e Chirurgia in Scienze Motorie

Osteporofit

Evidenze scientifiche e studi sull’ attività fisica e    OSTEOPOROSI                         Vedi retro declino di responsabilità

Ricavate dalla guida Exercise is Medicine curato da Technogym – University of South Carolina

Ricerca: (Pedersen & Saltin 2006) ,(Farahmand et al 2000; Kanis at al 1999), Physical Activity Guidelines Advisory  Committee Report del 2008, American College of Sports Medicine (Haskell et al., 2007, American Heart Association (AHA), (Nelson et al., 2007), US Dietary Guidelines 2005,ACSM Position Stand on Phisical Activity and Bone Healt (Kohrt et al., 2004), Cussler et al., 2005),

Studi sull’ esercizio fisico hanno dimostrato che la causa principale della perdita di salute delle ossa e delle fratture delle anche negli ultimi 30 anni è dovuta alla ridotta attività fisica 4 ore di camminata a settimana hanno determinato una riduzione delle fratture dal 33% al 41%. Aumentando le ore la riduzione del rischio si attesta tra il 36% ed il 68%. Lo stare seduti 8 ore al giorno ha registrato un incremento del 37%. L’allenamento può incrementare o minimizzare la riduzione della BMD (Densità Minerale Ossea). I risultati dell’esercizio fisico risultano superiori alla terapia farmacologica (bifosonati, ormone paratiroideo). Programmi di esercizio basati sull’allenamento aerobico e sulla forza sono in grado di incrementare la BMD sia della zona lombare che dell’anca nei soggetti adulti.

Avvertenze: Nei soggetti con osteoporosi conclamata la valutazione medica comprende un attento esame fisico: estensione del movimento, flessibilità e soglia del dolore. Per i soggetti che mostrano in concomitanza ipertensione o patologie cardiovascolari si consiglia una prescrizione altamente personalizzata con test da sforzo con ECG.

Composizione:  Attività motoria suddivisi in attività aerobica, anaerobica ed esercizi di flessibilità.

Posologia: Attività  Aerobica: 3-5 giorni a settimana in aggiunta all’attività fisica giornaliera in aggiunta ad esercizi per la forza, con una intensità pari al 70 – 85% della Frequenza Cardiaca Max riferita all’età cominciando con percentuali inferiori per le prime 4-6 settimane per almeno 30 minuti.  Per i soggetti che non praticano attività fisica da molto tempo è preferibile iniziare gradualmente partendo da 5minuti, incrementando la durata del 5% a settimana. Sono da preferire tra gli esercizi la camminata, la corsa sul tapis roulant o lo stepper. Il nuoto e la cyclette senza sovraccarichi,  non sufficienti per conservare o incrementare la densità ossea.

Attività Anaerobica: 2 volte a settimana in giorni non consecutivi da 2-3 serie e 10-15 ripetizioni cominciando con attrezzi isotonici e poi con pesi liberi. Un minuto di recupero  tra le serie. Evidenze suggeriscono che alternando programmi di forza massima con forza resistente si ottengono risultati migliori.

Esercizi di Flessibilità: devono riferirsi maggiormente ai principali gruppi muscolari con particolare attenzione ai muscoli sollecitati negli esercizi aerobici e di forza. La durata deve essere compresa da 10 secondi a un minuto. Va eseguito dopo il riscaldamento, durante e alla fine della sessione, con eventuale aggiunta di tecniche PNF.

Interazioni: Interagisce con una sana alimentazione povera di sodio, integratori alimentari di calcio e vitamina D e    una adeguata esposizione al sole .

Effetti collaterali: Aumento della densità del tessuto muscolare con conseguente aumento della densità ossea.

Contro indicazioni: Aumento dell’ autostima e miglioramento dei conflitti di auto svalutazione che possono influenzare il metabolismo muscolare e osseo.  Può indurre dipendenza da uno stato di benessere Psico-Fisico.

Ricerca effettuata dal   Dott. Cocola Leonardo Laureato alla Facoltà di Medicina e Chirurgia in Scienze Motorie

Osteoartrofit

Evidenze scientifiche e studi sull’ attività fisica e    OSTEOARTRITE                       Vedi retro declino di responsabilità

Ricavate dalla guida Exercise is Medicine curato da Technogym – University of South Carolina

Ricerca: Physical Activity Guidelines Commettee Report del 2008 , Pedersen e Saltin (2006, (Felson et al., 2007; Hart et al. 2009, (Roger set al. 2002), Fernandez et al., 2007; Hotman et al., 2004 e 2007, (Vingar McAlindon et al., 1999), Schachter e colleghi 2003, Pshysician Global Rating of Severity and fibromyalgia Impact Questionnaire total score, Artthritis, Diet, and Activity Promotion Trial (ADAPT) (2002)

 Gli Studi hanno evidenziato come una popolazione femminile che ha praticato un’attività fisica moderata (camminata, bicicletta e nuoto), ha ridotto il rischio di sviluppo dell’osteoartrite del 42% rispetto al gruppo di donne inattive.

Avvertenze

Valutazione medica di routine ma in presenza di cardiopatie o ipertensione al 2° o 3° stadio si consiglia test da sforzo massimale o ECG. E’ doveroso sospendere l’allenamento dei soggetti con alto rischio di complicanze cardiovascolari.

Composizione:  Attività motoria suddivisi in attività aerobica, anaerobica ed esercizi di flessibilità.

Posologia:

Attività aerobica:  da 2 – 4 giorni a settimana in aggiunta all’attività fisica giornaliera distribuita nella settimana senza mai avere 2 giorni consecutivi senza allenamento, con intensità tra 70% – 85% della Frequenza Cardiaca, iniziando con percentuali inferiori la prime 4-6 settimane ed incrementando gradatamente. Minimo 30 minuti cominciando da 5-10 minuti ed aumentando gradualmente la durata di circa il 10% la settimana. In soggetti con dolore articolare costante è opportuno prediligere attrezzi a basso impatto come vogatore, tapis roulant, cyclette, ellittico, etc.Grado di impatto: Primo range articolare completo con carico ridotto, si eseguono da 3-5 serie, da 12-15 ripetizioni del 50% del carico massimale. Secondo: Range articolare completo in assenza di carico si eseguono 3-5 serie da 10-15 ripetizioni. Terzo: Leggera difficoltà a mantenere un range articolare completo, si eseguono 2-3 serie per 10-12 ripetizioni. Quarto: Difficoltà a muovere le articolazioni, movimento possibile in assenza di carico, finchè tollerato, meglio se in piscina.

Attività Anaerobica: 3 volte a a settimana in giorni non consecutivi, complementare a quello aerobico 2-3 serie per 15-20 ripetizioni con intensità moderata con carichi crescenti o allenamento a circuito con intensità ridotta.

Esercizi di Flessibilità: Sono consigliati giornalmente, la durata deve essere compresa da 10 secondi a un minuto. Va eseguito dopo il riscaldamento, durante e alla fine della sessione, con eventuale aggiunta di tecniche PNF.

Mobilità Articolare: Eseguire durante le fasi acute esercizi passivi con macchine isocinetiche in modalità passive oppure con l’assistenza di personale qualificato. E’ preferibile utilizzare macchine isotoniche per evitare movimenti bruschi e al termine dell’allenamento applicare il ghiaccio per 15’-20’ per prevenire il dolore ed evitare il gonfiore.

Interazioni: Interagisce con una sana alimentazione povera di sodio e l’ utilizzo di integratori di Glucosammina.

Effetti collaterali: Miglioramento e sviluppo del tessuto muscolare. Sospendere l’esercizio in caso di vertigini  e/o nausea. Ridurre l’intensità fino a sospendere l’esercizio in presenza di dolori muscolari o crampi. Se il dolore persiste per oltre 2 ore dal termine dell’allenamento o se peggiora il giorno seguente è necessario sospendere l’allenamento.

Contro indicazioni: Può ridurre  i sintomi del dolore e dell’ indolenzimento muscolare.

Ricerca effettuata dal   Dott. Cocola Leonardo Laureato alla Facoltà di Medicina e Chirurgia in Scienze Motorie

Ipoglicefit

Evidenze scientifiche e studi sull’ attività fisica e      DIABETE DI TIPO 2         Vedi retro declino di responsabilità

Ricavate dalla guida Exercise is Medicine curato da Technogym – University of South Carolina

Ricerca: American Diabetes Association (ADA) (Sigal et al. 2006) e nel documento “Physical Activity guidelines Advisory Commettee report” del 2008. (Sigal et al., 2006), Da Qing IGT and Diabetes Study, Diabetes Prevention Study (DPS), Diabetes Prevention Program DPP e Indian Diabetes Preventio Program

Aumento dell’attività fisica e moderata perdita di peso riducono l’incidenza del diabete di tipo 2 in soggetti affetti da alterata tolleranza al glucosio. Tale risposta aumenta se aumenta la dose di attività fisico di tipo aerobico. Gli effetti maggiori si ottengono se si producono protocolli di allenamento di tipo aerobico combinati a programmi di forza.

Avvertenze: Valutazione medica, Test da sforzo massimale e ECG, valutazione clinica specifica in pazienti diabetici con altre complicanze specifiche (retinopatia, neuropatia periferica, neuropatia autonomica, microalbuminuria e nefropatia).

Composizione:  Attività motoria suddivisi in attività aerobica, anaerobica ed esercizi di flessibilità.

Posologia: In soggetti con intolleranza al glucosio è consigliato un programma di allenamento per il controllo del peso di almeno 150’ a settimana con intensità aerobica moderata 50% – 60% della Frequenza Cardiaca distribuita 3 giorni a settimana con non oltre 2 giorni consecutivi.

Attività aerobica: In caso di patologie cardiovascolari si consiglia una pratica di oltre 4 ore settimanali di attività aerobica di intensità moderata, sotto stretto controllo medico.

In caso di sovrappeso è consigliato un lavoro di oltre 7 ore a settimana di attività moderata o intensa, meglio se fatta con cyclette o trainer ellittico per prevenire un sovraccarico articolare.

In caso di complicanze del diabete di tipo 2 con manifestazione di neuropatia periferica, con presenza di ulcere ai piedi, è opportuno che i soggetti che praticano esercizi di fitness usino cyclette, trainer ellittico o l’armo ergonomico.

Attività Anaerobica: Attività di forza 3 volte a settimana, da non sostituire all’attività aerobica, di cui  3 serie con un carico che consente l’esecuzione di 8-10 ripetizioni senza sforzo per l’ultima ripetizione evitando carichi eccessivi oppure 2-3- circuit training (da max 20 minuti) per 15 – 20 ripetizioni con carichi e recuperi ridotti.

Esercizi di Flessibilità: Devono maggiormente riferirsi ai gruppi muscolari allenati con attività Aerobica, con durata da 10 secondi a un minuto e possono essere fatti durante l’esercizio anaerobico, durante la fase di  recupero e alla fine aggiungendo tecniche di PNF.

Interazioni: Interagisce con una sana alimentazione che tiene conto del controllo glicemico, del peso corporeo con un’ attenzione particolare all’ assunzione dei carboidrati.

Effetti collaterali: Miglioramento del sistema cardiovascolare.

Contro indicazioni: Miglioramento del sistema endocrino e neuroendocrino con riduzione della tensione muscolare e aumento dell’efficienza dei neurotrasmettitori dovuto alla maggiore produzione nel plasma di endorfine, norendorfine e serotonina.

Ricerca effettuata dal   Dott. Cocola Leonardo Laureato alla Facoltà di Medicina e Chirurgia in Scienze Motorie

Declino di Responsabilità

 

Qualunque INFORMAZIONE presente in questo opuscolo, NON COSTITUISCE UN CONSULTO MEDICO-specialistico. Il contenuto dell’ opuscolo è PURAMENTE A CARATTERE INFORMATIVO E DIVULGATIVO . Le Informazioni contenute sono rivolte a persone maggiorenni in salute ed in condizioni di intenderne compiutamente le finalità . Chiunque potrà UTILIZZARE queste informazioni sotto la Sua UNICA E PERSONALE RESPONSABILITA’ e questo opuscolo non vuole e NON INTENDE ASSOLUTAMENTE SOSTITUIRSI AI NORMALI PROTOCOLLI DIAGNOSTICI , PROGNOSTICI E TERAPEUTICI. In nessun caso, il Dott. Leonardo Cocola , ovvero gli altri Autori menzionati , potranno essere ritenuti responsabili di eventuali danni sia diretti che indiretti, o da problemi causati dall’utilizzo delle summenzionate informazioni. Per qualsiasi Visita , decisione Terapeutica , Informazione riguardante il vostro Stato di Salute , rivolgetevi al Vostro Medico. Il presente opuscolo (Integratori di salute) non fornisce Consulti specialistici Specifici o relativi ai singoli Casi Clinici e non sostituisce in nessun caso una Idonea Valutazione Clinico – Diagnostica-Terapeutica , svolta dai medici, secondo le Loro varie Competenze, presso i Loro Studi Professionali .

 

Ringraziamenti

 Un ringraziamento particolare a Exercise is Medicine curato da Technogym e all’ American College of Sport Medicine, alle università e centri di ricerca nell’ opuscolo menzionato dal quale ho preso spunto per realizzare il lavoro denominato Integratori di benessere.                

Dott. Cocola Leonardo

Laureato alla Facoltà di Medicina e Chirurgia in Scienze Motorie

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